…eccomi qua
Romano, classe 71 ho la fortuna e anche, perché no, la determinazione di cogliere tutte le occasioni che la vita mi offre. Il primo sogno si realizza con un viaggio a tredici anni. Questo, grazie ai miei genitori che mi spediscono per diverse settimane in Inghilterra ad imparare l’inglese. Ma io dopo la scuola pensavo solo ad affittare le allora famosissime bici bmx e a girare i dintorni di Exeter in Cornovaglia. Le persone, i posti e il sole in viso battono la scuola di inglese 3 a 1. Vabbè però qualcosa l’ho imparata eh!
Poi i miei mi lasciano sfogare tutte le voglie sportive che mi passavano per la testa. Come tanti faccio nuoto (perché fa bene) poi gioco a tennis per anni facendo qualche torneo (tranquilli non ne ho vinto manco uno) poi equitazione (con calcione incluso, su uno stinco di cui ricordo ancora il dolore) poi pattinaggio a rotelle (negli anni 80 andava da panico) e infine ho la fortuna di conoscere il Maestro Felice Mariani e per qualche anni vado avanti con il Judo (deve essere stata colpa dei cartoni animati come judo boy).
Ormai superata la fase adolescenziale e preso il diploma inizio una serie di lavori (boni che l’elenco è lungo): muratore, lavapiatti, termoidraulico, banchista al mercato, cameriere (non manca mai), barista, aiuto bagnino. Nel frattempo però strizzavo l’occhio ai lavori di consulenza e vendita. Volevo studiare ed imparare. Mi butto! Metto la cravatta e inizio una serie interminabile di corsi di ogni specie che riguardavano il settore, la crescita personale, la comunicazione, il marketing; leggo e guardo i video di tutti quelli bravi del settore (lo faccio tuttora), cercando di imparare il più possibile dagli altri.
Mi piace, vado avanti! Vendo aspirapolvere, mobili per ufficio, poi prendo il patentino da promotore finanziario e lavoro in una grossa banca; successivamente quello da agente immobiliare e apro (pure) un’agenzia a cui ne seguirà una di consulenza per una compagnia telefonica. E mentre, in tutti questi anni che passavano, i miei amici continuavano a costruire i loro percorsi delineati e definiti insomma con le idee chiare, io, non mi decidevo che dovevo fare nella vita.
E quindi?
Che si fa da grande? (tenendo presente che nel frattempo avevo superato i quaranta) Bella domanda! Mentre guardavo gli altri specializzarsi in quello che facevano io continuavo a voler macinare attività. Perché? Accettare che si è fatti in una certa maniera, al livello profondo, e che questo modus vivendi non è proprio quello che chi ti sta intorno vorrebbe, alcune volte mi ha fatto sentire emarginato, di serie b.
Ma dopo anni di qualche successo e tante, ma tante, porte in faccia ho capito che era proprio questo percorso pieno di buche e di incertezze che mi avrebbe dato le basi per essere quello che mi piaceva. Le relazioni, le informazioni, il sapere condiviso, lo studio e la formazione continua (compresi un oceano di errori), in molte di queste attività, sono proprio state le fondamenta di quello che sono oggi. Non avrei potuto fare altrimenti. È così che capisco (era ora)! Scrivere e condividere vecchie e nuove esperienze era, ed è, ciò che mi appaga, mi fa sentire utile (magari per qualcuno lo sono pure).
Oggi quindi, dopo aver terminato il percorso da giornalista pubblicista ed aver approfondito con esperienze e corsi il mondo della comunicazione, dell’ufficio stampa e della scrittura (tanto non si finisce mai, le cose si trasformano di continuo), sostengo aziende, persone e progetti nella loro crescita.
Mi auguro che già da queste parole (grazie per essere arrivato fin qui) tu possa in qualche modo aver tratto un (seppur piccolo) incoraggiamento. Sono poche le attività che nella vita sono legate alla data anagrafica, sono moltissime invece quelle che possono offrirti tante soddisfazioni regalandoti anche la capacità della gestione di un vero tesoro che tutti abbiamo: il tempo. Il guadagno è la naturale conseguenza.